Oggi parliamo del Delay, di come si usa e di come funziona, ovviamente anche come regolare un Delay. Ma prima focalizziamoci su cos’è realmente un Delay.
Che cos’è un Delay e a che cosa serve?
Il Delay è un effetto che garantisce la generazione di varie ripetizioni del segnale originale interfacciato al suo ingresso tramite un’apposita periferica, creando così un vero e proprio eco, ed è usato non solo nella musica elettronica ma anche in tutti gli ambiti musicai in generale, sopratutto in strumenti come la chitarra elettrica per il genere Rock.
Il Delay è usato sopratutto per modificare il suono di strumenti musicali elettrici o amplificati. La sua funzione principale consiste nel registrare il suono in ingresso e riprodurlo con un determinato ritardo temporale che ovviamente calibriamo noi.
Un Delay offre a chi lo usa tre possibilità di controllo sull’effetto che si desidera applicare, ovvero; la scelta in termini fisici della lunghezza temporale del segnale di ritardo generato, la scelta del numero massimo di echi che si vuole produrre ed infine la scelta del volume degli echi prodotti.
Essenzialmente come già detto il Delay serve a creare ripetizioni di un segnale originale, ne esistono di molti tipi, ognuno dei quali genera una serie di effetti differenti tra loro. Possiamo comunque dividere i Delay in due categorie: analogici e digitali .
Che cos’è un Delay di tipo analogico?
È bene sapere il Delay analogico utilizzato oggi giorno, adotta un termine non molto proprio alle sue effettive caratteristiche odierne, infatti i veri Delay analogici erano i primi ad entrare in commercio e avevano la caratteristica di funzionare con un nastro magnetico che tramite varie proprietà fisiche applicate creava l’echo. Erano molto usati dagli anni 80 fino alla metà degli anni 90, questo fenomeno quando il settore dell’elettronica era completamente basato su termini e funzionamento analogici e non era ancora programmabile come oggi. Quindi nel mondo attuale con la parola analogico tecnicamente si intende un’apparecchiatura che modifica e ritarda il segnale analogico in ingresso, ad esempio da una chitarra, lasciandolo però inalterato come una vera e propria sinusoide. Questi sono sopratutto molto apprezzati dai chitarristi per il semplice fatto che non c’è un effettivo bisogno di cambiare il segnale della chitarra e in questo modo non perde la sua qualità e mantiene tutte le sue migliorie intatte.
Che cos’è un Delay di tipo digitale?
Quest’ultimo invece si basa su un recente funzionamento che converte il segnale in ingresso in un segnale digitale, ossia in un dato informatico definito come BIT che successivamente si può modificare e sfruttare in tantissimi modi.
Un Delay digitale è molto più pratico di uno analogico perché una volta digitalizzato il dato o il segnale che ci interessa, lo si può trattare in molti modi ad esempio per creare particolari effetti di ogni genere e tutto con più semplicità grazie agli innumerevoli software che troviamo in giro. Ovviamente il Delay digitale è anche molto più comodo grazie alla capacità di salvare e tenere in memoria le vostre regolazioni preferite per una molteplice quantità di brani. Questi sono molto preferiti e usati dai DJ e dai PRODUCER mentre si dedicano al loro progetto musicale da PC o lavorano alla Workstation.
Come si usa e come funziona un Delay?
Generalmente il suono ritardato dal Delay digitale, viene aggiunto al segnale originale, anziché sostituirlo e se decidiamo di utilizzare questo tipo di approccio in questo caso otterremo un’effetto complessivo è simile a quello dell’eco. La peculiarità principale invece di quando si sfrutta un Delay analogo è quello dell’effetto chiamato riverbero. La loro differenza principale, che riguarda questi tipi di effetti sonori è essenzialmente la scala dei tempi d’uscita dell’audio creata dal compositore o musicista. Infatti il riverbero riproduce il suono originale con un ritardo minimo quasi se non inferiore al decimo di secondo, mentre un Delay digitale con eco può produrre il suono ritardato anche di decine di secondi nella scala del tempo.
Come si regola un Delay?
Il minimo dei parametri ideali che possiamo trovare in un Delay sono questi.
- REPEATS ,o FEEDBACK, ossia il numero di ripetizioni che diamo al segnale ritardato generato.
- DELAY TIME, ossia il tempo che deve trascorrere tra una ripetizione e l’altra del segnale.
- E infine il LEVEL per controllare il volume dell’effetto.
Queste sono le funzioni basiche di un Dealy, ma a seconda del tipo commerciale che comprate potete trovare tranquillamente anche:
- Un FILTER , una specie di filtro che permette la equalizzazione delle ripetizioni del segnale.
- TYPE, o MODE, cioè il tipo di effetto da applicare ai ribattiti.
- DECAY, che ci permette di regolare il tempo di decadimento del segnale nei ribattiti.
Non ci sono regole finite e assolute per usufruire della regolazione di un Delay, L’unica vera regola da tenere presente è la gestione dei tempi di ritardo che deve sempre essere coerente con i tempi di esecuzione del brano corrente, altrimenti rischiate di creare solo e soltanto un gran pasticcio e confusione generale.
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